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Lavoro per minorenni: tutto quello che c’è da sapere

Sono molti i ragazzi che mentre studiano, desiderano anche avere un lavoro, per iniziare a pagarsi le loro prime spese. La legge italiana protegge infatti il diritto del minore al lavoro.

Il decreto legislativo 345 del 1999, identifica come adolescenti, tutti i minorenni compresi tra i 15 ed i 18 anni. La Finanziaria del 2007 ha imposto che il lavoro per minori sia consentito solo al compimento dei 16 anni.

In Italia, il lavoro per minorenni deve, in ogni caso, rendersi compatibile con la formazione scolastica e con le esigenze di sviluppo fisico e psichico del minore. Unica eccezione per gli ‘under 14’ è legata alle attività di tipo artistico, culturale, sportivo, pubblicitario o del mondo dello spettacolo.
A discrezione del Dirigente della Direzione Provinciale del Lavoro competente quindi, un minore che non abbia ancora compiuto i 14 anni può lavorare, sempre a patto che la prestazione non precluda lo sviluppo psico-fisico del ragazzo né quello cultural-intellettivo ovvero didattico.
Per assumere un minore serve, il consenso firmato di chi esercita la potestà genitoriale, anche qualora il minore avesse compiuto i 16 anni. Deve però aver concluso la scuola dell’obbligo ed essere sottoposto a visita medica per accertare la capacità a svolgere il lavoro assegnatogli.
Aver assunto l’obbligo scolastico significa aver conseguito almeno la promozione al secondo anno di scuola media superiore. Nel caso in cui avesse compiuto 15 anni e non terminato la scuola dell’obbligo, dimostrare di aver seguito 8 anni di studi (5 di scuola primaria e 3 di scuola secondaria), con la promessa di proseguire per altri 2 o fino al raggiungimento del 18esimo anno d’età.

La formula dell’apprendistato in particolare, ha l’obiettivo di garantire al minore la possibilità di lavorare, ed al tempo stesso, di effettuare un percorso scolastico. Esistono infatti sia i tirocini curriculari che i tirocini non curriculari.

I primi permettono di svolgere un piano di lavoro nell’ambito di un programma didattico, i secondi invece forniscono una preparazione per un determinato settore professionale o lavoro.

La retribuzione, che può essere in denaro o in altri trattamenti a sostegno del reddito, è a discrezione di ciascuna Regione, ma comunque non inferiore ai 400 euro lordi. Anche la durata e variabile, e va dai 4 mesi, per gli stage relativi ai minori che ancora frequentano la scuola secondaria ai 24 mesi dei lavoratori disabili.
A partire dai 16 anni è possibile trovare un vero e proprio lavoro per minorenni part-time. Come dog e baby-sitter, addetto alle consegne, addetto al volantinaggio, cameriere, promoter, animatore e bagnino.