Aprire in franchising un ristorante vegano potrebbe essere una buona occasione per entrare in un segmento di mercato molto in voga e non ancora saturo. Le aziende che offrono questa opportunità sono tante, vediamole insieme.
Aprire in franchising un ristorante vegano segue gli stessi passaggi necessari relativi a un ristorante classico. In primis, la considerazione del bilancio costi-profitti. I costi infatti, si possono aggirare anche intorno ai 100mila euro, e i profitti possono variare molto, in base alle scelte effettuate.
Per averne una stima, bisognerà considerare dati specifici come la metratura, i coperti, l’eventuale servizio d’asporto, la location, il target di riferimento, la tipologia di ristorante e anche l’eventuale staff (il cui costo può raggiungere gli 8.000 euro circa).
Scegliere il locale potrebbe essere il secondo passo; è importante associarlo al tipo di target: ad esempio un ristorante vegano verrebbe apprezzato molto di più se disposto in una zona centrale, o comunque facilmente raggiungibile.
Un altro step importante è quello che richiede l’acquisizione di requisiti, certificati e abilitazioni legali, fiscali e sanitarie. Infine potrai occuparti di reperire i finanziamenti per aprire in franchising un ristorante vegano. L’UE offre ben il 50% dei sovvenzionamenti a tutti i nuovi imprenditori.
Molte sono le occasioni, che offrono agevolazioni pratiche e logistiche richiedendo in cambio una cosiddetta fee d’ingresso.
Ne è un esempio Universo Vegano, una catena di kiosk e bistrot che serve dagli smoothies agli hamburger. L’azienda offre agli interessati punti vendita chiavi in mano con arredamento ed attrezzatura professionale, ma anche assortimento prodotti e occasioni di affiancamento e formazione per il personale.
Per proporsi come franchisor, basta cliccare sul link, compilare il form presente sul sito, e attendere che qualcuno del team ti contatti. È anche possibile conoscere i punti vendita già sul territorio, i prodotti e gli eventi.
Altro franchising vegano di successo è Flower Burger, la prima hamburgeria vegana che offre un investimento a basso rischio in cambio di training e affiancamento. Nata a Milano nel 2015, ha già avviato una rete di franchising in altre città come Roma, Torino e Monza.
Il progetto è sempre offerto secondo la formula ‘chiavi in mano’, a seguito di un investimento pari a 65mila euro (per un locale di almeno 60 mq). L’azienda offre anche supporto logistico e assistenza continua, nonché una loyalty del 5%. Per aprire in franchising un ristorante vegano con Flower Burger basta visitare il sito alla voce ‘Contatti’ e compilare il formulario presente con i propri dettagli.
Anche Il Margutta veggy food & art, un ristorante che dal 1979 unisce cibo e arte, cerca affiliati, da seguire costantemente su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una formula 5 in 1, infatti oltre a essere un classico ristorante, è anche un biobar e un bistrot che offre brunch e light gourmet.
L’investimento minimo di 570mila euro offre l’insegna in comodato d’uso, in cambio di una royalty del 6%, a cui si va a sommare il contributo comunicazione dell’1%. L’azienda offre anche assistenza pre-apertura, esclusiva di zona, esibizioni artistiche, alimenti, arredi e ricette, e corsi di formazione per lo staff.