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Creare un sé vincente: grazie al marketing si può

Siamo tutti alla ricerca del benessere, di ciò che ci fa stare bene e ci rende felici.

Il benessere è sempre legato alla soddisfazione: essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto e di quello che facciamo è una strada senza curve verso una vita professionale e privata felice. Scindere questi due campi, quello professionale e quello privato, difficilmente porta allo stesso risultato, perché la persona, nella sua interezza, trova impossibile condurre un’attività lavorativa ricca di successi e soddisfazioni parallelamente ad una vita privata colma di insuccessi e viceversa.

Qui entra in gioco il concetto di “marketing di sé stessi“, cioè quella capacità di autovalutazione che porta a sfruttare al meglio le proprie qualità. Ognuno di noi, infatti, possiede dei punti di forza e dei punti deboli: migliorare la propria persona facendo leva sulle nostre qualità è la strategia vincente per avere successo in una società estremamente competitiva come quella occidentale odierna. Per migliorarsi il “manager di sé stesso” deve passare attraverso una fase di studio di sé, deve valutare attentamente sé stesso come se fosse un prodotto da inserire sul mercato.

Il prodotto deve soddisfare dei requisiti, deve essere accattivante e deve essere proposto ai potenziali clienti nel migliore dei modi. Allo stesso modo il manager che aspira al successo deve essere sicuro di sé, propositivo, creativo e deve proporre sé stesso e la sua professionalità in modo da conquistare la fiducia dei “consumatori”. Una volta che avrà migliorato la sua figura professionale il “manager di sé stesso” vedrà migliorata anche la sua vita privata, perché avrà imparato a porsi degli obiettivi ambiziosi ma realistici, a comunicare in modo efficace con sé stesso e con gli altri, a trovare soluzioni carismatiche per situazioni problematiche.

Approcciarsi alle cose in maniera olistica, senza dividere la propria vita in compartimenti non comunicanti, porta a una generale soddisfazione di sé e a sopprimere le ansie derivate dalla non necessaria, ma spesso praticata, “scissione di sé” in tante parti quanti sono gli ambiti della propria vita. Il marketing è stato pensato per sfruttare nel modo migliore gli scambi che hanno luogo all’interno del mercato. Allo stesso modo è possibile lavorare su sé stessi per portare alla luce le proprie qualità. Non bisogna pensare al concetto di “marketing di sé stessi” come a una strada che ci allontana dalla nostra vera essenza per avvicinarci a degli standard caratteriali e comportamentali richiesti dalla società.

Questo concetto porta, anzi, nella direzione opposta: per avere successo è necessario uscire dagli standard personali che offuscano le nostre qualità e considerare noi stessi come un prodotto che può continuamente essere migliorato. Il manager di successo, infatti, non ha di sé una visione statica, ma si adatta costantemente alle situazioni, così come i prodotti devono adattarsi alle flessioni del mercato per non soccombere alla concorrenza. Allo stesso tempo le sue azioni, sempre volte al raggiungimento di un obiettivo, lo portano a ricevere il consenso di chi lo circonda sia in ambito lavorativo che in ambito privato. Il consenso, è chiaro, è qualcosa che tutti costantemente cerchiamo.

Considerando noi stessi come dei prodotti andiamo incontro a un’operazione di soddisfazione del consenso: come un prodotto deve soddisfare le richieste di mercato, così il manager che cerca il successo deve soddisfare le richieste che lo riguardano. Deve essere competente e competitivo, brillante e curioso, propositivo e coraggioso. Tirare fuori il meglio di sé e, insieme, presentarsi agli altri nel migliore dei modi. Il manager che si dedica al “marketing di sé stesso” deve considerare quali sono gli elementi che rientrano nelle competenze di questa disciplina. I nuovi prodotti pronti a competere con quelli concorrenti vengono immessi sul mercato. Allo stesso modo il mercato è come una piattaforma che permette al manager di esprimere il suo potenziale. I mercati sono solitamente più di uno, si intersecano e ognuno di essi pretende prodotti diversi con caratteristiche diverse.

Per questo motivo considerare sé stessi come un prodotto implica una grande flessibilità e una volontà di plasmare la propria immagine e il proprio talento in base alle esigenze di queste piattaforme. Gestire la propria immagine di fronte alla grande diversità di persone che frequentano i mercati richiede una notevole abilità e una grande sicurezza che il manager acquisisce attraverso l’analisi di sé come prodotto. È necessaria, soprattutto, la volontà di affrontare sempre nuove sfide per raggiungere degli obiettivi ambiziosi. Un altro elemento chiave è la “confezione”. Il prodotto, per essere presentato sul mercato, ha bisogno di una confezione: applicando il concetto di “confezione” a una figura professionale si ottiene come risultato l’immagine del professionista in questione, ovvero l’impressione che hanno gli altri di questa persona nel momento in cui la incontrano.

Il manager non deve considerare questo punto solamente sotto la prospettiva dell’aspetto e dalla comunicazione verbale. Comunichiamo soprattutto con i gesti, con il tono della voce, con il modo in cui ci relazioniamo con le altre persone e con il mondo esterno in generale. Tutti questi elementi contribuiscono a plasmare la nostra immagine e tutti devono essere curati con la stessa cura. Vi è poi un elemento non trascurabile che concerne il marketing, ovvero il prezzo. Nel mercato tutto ha un prezzo, non solo il prodotto: l’immagine, la concorrenza, l’etica. Il manager deve sempre considerare il denaro come variabile importante delle sue azioni.

C’è, infine, un ultimo elemento: la promozione. Per promuovere un prodotto è necessario conoscerlo e, insieme, conoscere i prodotti della concorrenza, il mercato e le sue possibili fluttuazioni. Allo stesso modo, per promuovere sé stessi è necessario conoscere alla perfezione le proprie debolezze e le proprie qualità, saper proporre agli altri il proprio punto di vista e non solo: è necessario essere in grado di convincere gli altri che il nostro punto di vista è vincente.

Bisogna essere dotati di una grande autostima, ma, al tempo stesso, valutare sé stessi con sincerità e non sopravvalutare le proprie potenzialità. Il manager in grado di appoggiarsi agli elementi fondamentali del marketing per plasmare e promuovere la propria immagine di persona di successo andrà incontro a un successo altrettanto grande in tutte quelle relazioni che non concernono l’ambiente lavorativo, perché sarà un “prodotto” vincente a trecentosessanta gradi.