Al momento stai visualizzando Comportarsi come manager di successo

Comportarsi come manager di successo

Lo stile del manager è definito dagli esperti “stile di comando”, perché questo professionista si trova spesso ad affrontare situazioni difficili dalle quali può uscire solo prendendo delle decisioni importanti per lui e per altri.

In questi casi quello che si definisce “stile” non deve necessariamente coincidere la personalità naturale e spontanea del manager, ma deve essere il risultato di un insieme di abitudini, modi di fare e comportamenti assunti in funzione del ruolo manageriale. Per avere successo in questo campo, infatti, bisogna agire da strateghi ed essere in grado di lavorare per obiettivi usando tutte le risorse possibili per raggiungere quello che, di volta in volta, è lo scopo di una determinata azione.

Lo stile di una persona può variare da una situazione all’altra e si definisce come l’insieme dei comportamenti e delle azioni che riguardano questa persona in situazioni pubbliche o comunque nell’ambito di rapporti interpersonali. Nella vita quotidiana è spesso l’abitudine a controllare lo stile, nel senso che il fatto di compiere ripetutamente alcuni gesti porta a una meccanizzazione del comportamento. Cercando uno stile personale in questo comportamento emergono dei tratti, spesso inconsci, propri di una persona e caratteristici del modo di agire di questa. Sembra, ad esempio, che si possa giudicare lo stile di una donna dal colore del suo rossetto, dalla borsa che porta o dall’abito che veste in una determinata occasione. Ma quello che ci dà l’impressione dello stile della donna che stiamo osservando è, in realtà, il modo in cui porta il colore di rossetto che ha scelto, il modo in cui porta la borsa e il modo in cui si muove con addosso quell’abito. Non si tratta, quindi, di un fattore puramente estetico e superficiale: lo stile ha a che fare con l’abitudine e con il comportamento.

Un esempio molto chiaro arriva dal mondo dello sport: lo stile di un calciatore dipende esclusivamente dal modo in cui gioca e quindi dal suo comportamento in campo. Anche in questo caso, insomma, è un fattore molto personale e legato all’abitudine. Costruirsi uno “stile manageriale” non è semplice, perché è necessario imparare a conoscere il proprio stile personale e, successivamente, abbandonare questo stile quando la situazione lo richiede. Ci deve essere, infatti, una possibilità di slittamento tra il manager nella sua vita privata e il manager al lavoro: la seconda delle due figure deve essere intransigente con sé stessa, acquisire un comportamento (cioè uno stile) adatto al suo ruolo e mantenere questo comportamento in ogni situazione.

Si può fare il primo passo in questa direzione osservando altri manager di successo, personalità di spicco nell’ambiente o semplicemente i propri capi per capire se il loro stile è uno stile vincente. Una persona va incontro alla notorietà per le sue capacità e per il suo stile di vita: imitare queste persone può essere di grande aiuto per imparare quale è lo stile che porta verso il successo. In ogni campo, infatti, ci sono delle celebrità riconosciute da tutti in quanto tali ed è nello stile di queste grandi personalità che si nascondono i segreti della visibilità e della notorietà. Arrivato il momento in cui si plasma il proprio, personale stile è importante che il manager, ogni volta che agisce, tenga a mente che ci sono in gioco quattro forze: il manager stesso, i suoi collaboratori, l’azienda nella quale lavora e la società dove tutti questi elementi sono inseriti. La realtà del manager si trova spesso nel mezzo di queste forze che possono essere opposte o andare nella stessa direzione. Da un lato ci sono i suoi valori e i suoi principi, dall’altro i valori di chi lavora insieme a lui, i valori dell’azienda nella quale lavora e quelli della società nella quale tutti questi fattori sono inseriti.

Non si può dire a priori quale di queste opzioni dovrà primeggiare in caso la situazione chiedesse di fare una scelta. Il manager deve essere in grado di scegliere i valori più importanti in base alla situazione e all’obiettivo finale di una determinata azione. È qui che gioca il suo ruolo principale lo stile: il manager che conosce il suo ambiente, i suoi colleghi e, prima di tutto, sé stesso saprà di volta in volta comportarsi nel modo più giusto. Dato che il comportamento, quando ci si relaziona con gli altri, coincide con lo stile, allora è proprio lo stile che stabilisce chi è il manager nel momento in cui è necessario che dimostri che è in grado di decidere quale delle quatto forze in gioco deve prevalere in una determinata situazione.