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organizzazione di impresa

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Dopo aver discusso gli aspetti formali del concetto d’impresa e prima di passare ad analizzare la definizione di struttura organizzativa, è opportuno definire il concetto d’organizzazione e dare uno sguardo alla teoria classica delle organizzazioni, che fornisce ancora oggi gli strumenti fondamentali per qualsiasi approccio alla progettazione organizzativa.

Un’impresa può assumere diverse forme sociali, ma indipendentemente da questo essa è e rimane un’organizzazione di vari elementi. L’impresa è quindi un vero e proprio sistema, un insieme di parti interdipendenti e relazionate, che si trova a operare in un altro sistema più ampio, l’ambiente.

Per funzionare, un sistema ha bisogno di una struttura che faccia in modo che le componenti del sistema stesso interagiscano e siano interdipendenti. Nel concetto d’organizzazione è quindi fondamentale l’interazione e la comunicazione tra le parti di un sistema, questo perché la comunicazione produce informazione, e quest’ultima a sua volta è di vitale importanza ai fini decisionali.

Passiamo ora ad analizzare gli strumenti fondamentali che la teoria classica delle organizzazioni fornisce per i diversi approcci alla progettazione organizzativa.

Le origini storiche di tale teoria si devono fa risalire al contributo che, tra Ottocento e Novecento, hanno dato diversi imprenditori e manager per spiegare la causa che era alla base del successo delle loro imprese.

Questa scuola di pensiero applicava alle realtà industriali criteri di razionalità piuttosto semplici, ma soprattutto fu in grado di individuare schemi e categorie per la facilitazione delle analisi: sono proprio questi gli strumenti fondamentali che ancora oggi agevolano qualsiasi approccio alla progettazione organizzativa. Tali unità d’analisi possono essere elencate nella maniera seguente:

 Suddivisione del lavoro e concetto della specializzazione
 Standardizzazione di compiti e mansioni
 Gerarchia dell’autorità
 Bilanciamento dell’autorità e responsabilità
 Line e staff
 Decentramento
 Divisionalizzazione
 Processi manageriali e direzionali

Le prime due, la suddivisione del lavoro e la standardizzazione dei compiti, sono diventate la bandiera della scuola classica. Essa comprese subito i grandi vantaggi che si potevano avere sull’efficienza semplificando e specializzando i singoli compiti. I cicli produttivi più complessi possono essere scomposti in sottoparti più facili da attuare, la manodopera e gli impiegati vengono addestrati in tempi più brevi all’esecuzione del lavoro. La suddivisione del lavoro porta, infine, a una standardizzazione dei compiti, cioè viene definito in che modo e in quanto tempo tali compiti devono essere eseguiti per avere come risultato la massima efficienza.

Seguono la terza e la quarta, autorità gerarchica e bilanciamento dell’autorità. In ogni disciplina organizzativa il concetto di autorità gerarchica è di estrema importanza, e in tutti noi è innato. L’autorità gerarchica si basa su un insieme ordinato e graduale delle posizioni che le persone ricoprono e tra cui esiste un rapporto di subordinazione: è cioè una strutturazione piramidale dei processi di supervisione e controllo, strettamente collegata alla suddivisione dei compiti e al bisogno di coordinamento. L’autorità è strettamente associata alla posizione che la persona che la esercita ricopre.
Presto passeremo ad analizzare le ultime quattro unità d’analisi: line e staff, decentramento, divisionalizzazione, processi manageriali e direzionali, altrettanto importanti per comprendere la teoria classica delle organizzazioni.