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Divisione per prodotto e per processo

Dopo aver analizzato il primo criterio di suddivisione del lavoro, la divisione per funzione, che può essere applicata all’interno di un’organizzazione, parliamo adesso di altri due criteri esistenti, la divisione per prodotto o servizio e la divisione per processo.

Iniziamo analizzando la prima, la divisione per prodotto o servizio. Con questo tipo di struttura è fondamentale prevedere l’istituzione di un organo cui affidare la responsabilità di ogni settore principale di produzione aziendale, gruppo di prodotti fabbricati e venduti e gruppo di servizi forniti. A ogni organo viene pertanto affidata la sovrintendenza delle attività che riguardano il settore di produzione, di prodotto o di servizio che è di sua competenza. Per fare un esempio concreto di questo genere di struttura possiamo considerare l’ufficio acquisti di un grande magazzino, che è suddiviso in categorie merceologiche: la maglieria, l’abbigliamento maschile, quello femminile, ecc. Ogni singola divisione agisce come se fosse un’azienda autonoma, ovviamente non superando determinati limiti; infatti, ha degli uffici amministrativi e del personale propri, come pure dei propri reparti di produzione e dei propri canali di distribuzione. Si hanno quindi più organi che svolgono in linea di massima le stesse funzioni. Questo può essere considerato un aspetto negativo ma questo tipo di struttura ha anche un vantaggio: raggruppando insieme le attività principali relative a una produzione o a un gruppo di prodotti o di servizi, il coordinamento e il controllo tra di esse viene favorito, e ciò determina un collegamento tra le esigenze di mercato e la produzione più immediato. In questo modo, anche stabilire i costi e i profitti per ciascun prodotto diventa più facile. Possiamo dedurre da quanto si è detto finora che questo genere di struttura è più adatto per aziende di grandi dimensioni o che si dedicano alla fabbricazione di prodotti molto diversi l’uno dall’altro.

Passiamo ora a esaminare la divisione per processo. I compiti e le funzioni in questo tipo di struttura vengono raggruppati in base ai processi di lavorazione e alle sequenze operative, come a es. filatura, tessitura, candeggio, imballaggio, ecc. Questo tipo di divisione si trova in particolar modo nelle aziende di grandi dimensioni che hanno un ciclo di lavorazione completo o un ciclo di lavorazione continuo, soprattutto quando per eseguire i processi di lavorazione sono richieste specializzazioni diverse.

Questo tipo di struttura può essere in serie o in parallelo.

Nel primo caso, in serie, si suddivide il lavoro in diverse fasi. Ogni fase è svolta da un’unità e, passando da una fase all’altra, si va verso il completamento del lavoro. Facciamo un esempio: tornitura-fresatura-verniciatura-assemblaggio-collaudo-magazzinaggio-spedizione. La struttura in serie funziona soprattutto quando per ogni singola fase è necessaria una specializzazione molto alta.

Nel secondo caso, in parallelo, ogni unità porta a termine più fasi di lavoro o più operazioni contemporaneamente. Questo tipo di struttura la troviamo soprattutto in un’organizzazione che si rivolge a un pubblico omogeneo e dove ogni singolo capo gruppo venditore si occupa dello stesso insieme di funzioni, ad esempio in un’organizzazione di vendita di una grande azienda di filati.

A breve esamineremo gli ultimi quattro criteri di suddivisione del lavoro, divisione per attrezzatura, su base territoriale, per progetto e per clientela, prima di passare all’analisi dei meccanismi organizzativi.