Al momento stai visualizzando Divisione per attrezzatura, divisione su base territoriale, per progetto e per clientela.

Divisione per attrezzatura, divisione su base territoriale, per progetto e per clientela.

Dopo l’esame della divisione per prodotto o servizio e della divisione per processo, e prima di affrontare l’argomento dei meccanismi organizzativi, passiamo ad analizzare gli ultimi quattro criteri di suddivisione del lavoro: divisione per attrezzatura, divisione su base territoriale, per progetto e per clientela.

Cominciamo analizzando la prima, la divisione per attrezzatura. Questo tipo di divisione è, come dice il nome stesso, basata sulle attrezzature, cioè le apparecchiature, gli strumenti, i macchinari, gli impianti utilizzati. Esempi possono essere i calcolatori elettronici, le apparecchiature per la riproduzione di foto, il ciclostile, la stampa, ecc. Unità di questo tipo sono create perché è tecnicamente impossibile dividere l’attività stessa e fisicamente impossibile impiantare particolari strumenti nei locali in cui sono svolte le altre attività, ma anche perché tali strumenti richiedono per il loro uso competenze e qualificazioni particolari.

Passiamo alla seconda, la divisione su base territoriale. Tutte o solo alcune funzioni aziendali sono raggruppate su base territoriale, in base alle aree geografiche, per zone di attività. Esempi di questo tipo di divisione sono le filiali dei grandi magazzini o delle agenzie di banca, dove si ha un responsabile che si occupa, per l’unità territoriale che gli compete, di tutte le funzioni, vale a dire amministrazione, vendita, personale.

I responsabili delle varie unità territoriali hanno il vantaggio di lavorare con un margine di autonomia piuttosto ampio, adattandosi alla particolare situazione locale. Una caratteristica che questo tipo di struttura ha in comune con quella per prodotto, è che rende possibile trasformare un’organizzazione più ampia in più organizzazioni minori e autosufficienti, per lo meno entro certi limiti; ma ha però lo svantaggio di creare molti organi con le stesse funzioni generali di amministrazione, personale, ecc.

Il terzo criterio è quello della divisione per progetto. A un gruppo di persone o unità, formato per l’occasione come unità organizzativa autonoma con un suo capo responsabile, sono affidate tutte le attività che riguardano un progetto particolare. Esempi che si possono fare di questo tipo di struttura sono le società di consulenza, le agenzie di pubblicità, le organizzazioni di ricerca scientifica. Una sua caratteristica è la dinamicità, oltre ad avere il vantaggio di un’alta flessibilità e di una forte capacità di adattamento alle svariate situazioni, di essere molto rapida e coordinata nell’esecuzione dei compiti, senza una burocrazia eccessivamente pesante.

Analizziamo, infine, l’ultimo criterio, la divisione per clientela. Per ogni tipo principale di clienti cui ci si rivolge, vengono creati degli organi responsabili, e all’interno di ognuno si concentra un certo insieme di attività. Le situazioni in cui questo tipo di struttura si adatta meglio, sono quelle che troviamo in aziende con una clientela molto diversa, o che vendono prodotti che hanno bisogno di canali o organizzazioni di vendita completamente diversi. In una fabbrica di calzature, ad esempio, in cui i possibili clienti sono uomini, donne e bambini, sono affidate a ciascun settore le varie funzioni di  produzione, vendita, personale, studi, programmi, ecc.

Affronteremo tra breve l’argomento dei meccanismi organizzativi, indispensabili per far funzionare al meglio una struttura organizzativa.