Red Bull è il noto marchio re di molte serate dei ragazzi italiani e non. Quando si nomina, si parla di un valido e famoso drink, prodotto e distribuito da una società che è specializzata nel settore “beverage” a livello mondiale.
Inoltre è presente nel settore auto, grazie a varie collaborazioni che portano uno sponsor alle varie case produttrici di automobili ed una ulteriore pubblicità al marchio. Ma Red Bull ha anche creato anche una propria scuderia in Formula 1, chiamata “Red Bull Racing”. Ma ecco la storia di questo drink in berve.
L’ispirazione per questo drink venne a Dietrich Mateschitz, nel 1984. Egli era incuriosito dalle varie bibite energizzanti che venivano commercializzate in Asia che, tra l’altro riscuotevano un grande successo. Dopo tre anni, nel 1987, il fondatore della società si aprì la strada nel mercato dell’Austria, cominciando a distribuire a vari punti vendita la famosa energy drink a cui venne dato il nome di “Red Bull”.
Sono passati diversi anni e, questa bevanda, è ormai arrivata alla fama diventando un business di successo in circa 160 nazioni. La Red Bull non ha solo la versione classica ma anche quella a basso contenuto calorico e quella a base di Coca Cola. Questa bevanda è famosa anche in Italia (avendo anche una sede centrale a Milano), soprattutto per le sue qualità che stimolano il metabolismo e migliorano la “psico-fisicità” di chi la beve e non solo perché, nelle serate mondane, viene unita alla vodka creando un cocktail amatissimo da giovani e non.
L’energy drink di Dietrich Mateschitz è stato creato appunto per coloro che desiderano avere un’ottima concentrazione e lucidità, anche quando sono più stanchi, quindi è ideale per coloro che si muovono molto, lavorano molto ma non vogliono rinunciare a qualche ora in più di divertimento, o anche di lavoro. Le campagne pubblicitarie hanno evidenziato molto questi fattori, infatti, il loro slogan principale italiano è: “Red Bull ti mette le ali!” e sono in pochi a non conoscerlo!
Il successo del drink è dovuto anche un po’ al formato delle lattine e ha colpito soprattutto i consumatori giovani e/o sportivi. Inoltre si può misurare in numeri la fama della Red Bull dicendo che, annualmente, vengono acquistate in media circa 4miliardi di lattine, per una distribuzione che va dall’Austria, girando quasi tutta l’Europa, per attraversare anche continenti ed oceani arrivando in California già dal 1997 (un anno dopo l’arrivo a casa nostra).
Il successo porta anche molto lavoro. Infatti il personale sotto contratto conta circa 7mila persone. Inoltre esistono molte agenzie e ditte che collaborano con la società austriaca per la promozione della bevanda, girando per le città con la Mini “rivestita” da Red Bull e mettendo a disposizione un tot di lattine per permettere a chi è scettico di assaggiare la bibita. Per di più, non troverai il marchio Red Bull solo sulle lattine e sulle macchine in Formula 1, ma anche nelle attività organizzative di molte manifestazioni musicali e/o sportive di livello mondiale che potrai vedere sul sito ufficiale della bevanda.
Lavorare in Red Bull potrebbe essere un occasione per molti. Inoltre l’ambiente è innovativo ed il personale è attivo in vari settori, oltre che in diverse aree professionali. Anche in questo caso, le possibilità di lavorare all’estero potrebbero essere tantissime.
Quindi, se credi che Red Bull potrebbe non essere solo una famosa bevanda ma anche un opportunità lavorativa molto importante sia a livello formativo che professionale, non fermarti a guardare solo il sito dell’azienda ma collegati anche alla sezione “Lavora con noi” all’indirizzo http://www.redbulljobs.it/ e dai un’occhiata alle inserzioni inserite dalla azienda relative alle varie posizioni lavorative disponibili in diverse parti del mondo. Inoltre potrai trovare anche delle offerte relative a periodi di stage. Altrimenti registrati al sito ed invia la tua candidatura spontanea.
Non perdere l’occasione di poter lavorare in un ambiente così dinamico!
