Greenpeace è una nota organizzazione no profit fondata nel 1971 a Vancouver, Canada. La sede è ad Amsterdam, ma possiede uffici in tutto il mondo.
Nota per il suo impegno contro il nucleare e la lotta ai balenieri, negli ultimi anni Greenpeace ha focalizzato l’attenzione su nuove problematiche, come il riscaldamento globale e la pesca a strascico.
L’organizzazione è finanziata tramite contributi individuali e di fondazioni simili, non accetta infatti partecipazioni da parte di governi, partiti politici o multinazionali.
L’azione del suo staff è sempre diretta e non violenta. È coadiuvata da una flotta di ben 6 navi, e si basa sempre su report e ricerche scientifiche effettuate in maniera indipendente.
Tutto iniziò il 15 settembre del 1971, quando un gruppo di volontari e giornalisti, chiamati per documentare l’evento, decisero di imbarcarsi in un viaggio verso l’isola di Amchitka, al largo dell’Alaska, per fermare un test nucleare.
La bomba, se esplosa, avrebbe infatti potuto attentare alla vita di moltissimi animali, tra cui lontre e falchi pellegrini.
La spedizione non andò a buon fine, ma il sostegno da parte dell’opinione pubblica fu tale, da portare la neonata Greenpeace a realizzare ulteriori proteste, come quella portata avanti contro la Francia, nel 1974, presso l’isola di Mururoa, tramite un equipaggio basato in Nuova Zelanda.
Nello stesso periodo, i canadesi attaccarono la Russia con una battaglia in favore delle balene cacciate illegalmente e in via d’estinzione. Dopo l’ultimo viaggio del 1982, la Commissione internazionale per la caccia alle balene (IWC) intraprese una moratoria internazionale, attiva dal 1985.
Contemporaneamente, la ONG cresce: nel 1976 i sostenitori erano 10.000 e le navi in forze tre. L’anno successivo, nasce la sede inglese, e nel 1978 viene aperta la filiale olandese, che, tempo dopo, avrebbe preso il nome di Greenpeace International.
Dopodiché si alternarono alcune delle campagne più significative di Greenpeace, da quella contro il nucleare, appoggiata anche dai sindacati inglesi, a quella a sostegno delle foche, che portò la Comunità Europea a vietare l’importazione di qualunque manufatto, già nel 1984.
All’inizio degli anni Ottanta i sostenitori divennero 25mila. Nel 2007, l’organizzazione contava 27 uffici; oggi è presente in 41 Paesi.
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