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Come finanziare una start-up

Ci sono molti modi per sapere come finanziare una start-up. Online sono presenti anche libri che spiegano quali siano le mosse giuste, ma è anche possibile fare affidamento sui finanziamenti offerti da Unione Europea e regioni, incubatori/parchi scientifici, e aziende che offrono finanziamenti come i business angels.

Questi ultimi non richiedono un ritorno nel breve periodo. Il vantaggio però è dato soprattutto dal supporto operativo, che va oltre quello monetario, con consigli, dritte, agganci e competenze. Tra i canali utili al loro reperimento, vi consigliamo: Golden Seeds, Tech Coast Angels e Investors Circle.

Frequentemente, infatti, le banche non offrono prestiti a chi sta per entrare nel mercato e ha poche garanzie. Ecco perché per sapere come finanziare una start-up, potrebbe essere utile rivolgersi ai venture capitalist, o ancora, alle piattaforme di crowdfunding come Kickstarter, Indiegogo, StarsUp, Fundable e Ulule.

Fondamentale, innanzitutto, è stilare un business plan, ovvero la propria idea di business spiegata in modo facile e concreto. Altrettanto importante è mostrare, dopo aver effettuato opportune ricerche, il guadagno che si pensa di ottenere dal momento della nascita ai successivi 5 anni.

In alternativa, si può fare affidamento su di un partner commerciale, un co-fondatore che aiuti a dividere i costi di avvio dell’attività. È fondamentale, in questo caso, accertarsi che gli obiettivi di business coincidano.

Per questo, è buona norma stringere anche un accordo di buy-out, che possa tornare utile in caso di disaccordo relazionale. È il salvagente che permetterà di ottenere la sua parte di finanziamenti, in caso di scissione della società.

Raccogliere fondi per iniziare è infatti il passo più importante. Attraverso il crowdfunding si ha la possibilità di proporre il proprio progetto alla gente comune, ovvero il possibile target del proprio prodotto/idea.

Più il progetto verrà apprezzato, più risorse si avranno a disposizione al fine di metterlo in atto. Online esistono molte piattaforme, che consentono di ottenere finanziamenti tramite due sistemi principali: il reward-base e l’equity-base.

Il primo consiste nel ripagare i propri investitori con un premio (ad esempio il prototipo del prodotto stesso o un accessorio). Il secondo consente di cedere una parte della proprietà del progetto a chi investe, in modo proporzionale al capitale investito.

Anche saper scegliere la piattaforma più adatta alle proprie esigenze, è importante. Kickstarter e Fundable, ad esempio, finanziano soprattutto progetti tecnologici, mentre su Ulule e Indiegogo si possono trovare anche progetti fotografici e musicali, piccoli elettrodomestici e prodotti di consumo.