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Lavorare In Australia

L’Australia è l’unico paese occidentale che, nonostante la crisi economica, sta continuando a crescere dal punto di vista economico anche se non tantissimo.

Forse perché l’Australia basa la sua economia sull’esportazione di materie prime che sono essenziali per paesi come Cina ed India che comunque non hanno subito la grande crisi che ha interessato gli altri grandi del mondo. C’è da aggiungere, inoltre, che il debito del governo australiano è molto più basso rispetto ad altri paesi. Gran parte del debito estero è nelle mani del settore privato che rincara la dose nelle vendite immobiliari e nelle scarse esportazioni.

Chi ha voglia di emigrare in Australia per trovare lavoro deve essere assolutamente motivato e serio. Infatti, per poter lavorare in Australia occorrono dei visti che da soli non vi danno diritto a lavorare. Trovare il primo impiego in Australia può costare tempo e denaro. Ad andare per la maggiore sono i self made man che vengono ammirati e stimati dagli australiani. Questo perché l’ambizione e la carriera sono estremamente importanti dato che il lavoro viene posto al centro della vita. Ecco perché le persone sono spinte dalla stessa società a trovare un lavoro che sia congruente con le proprie inclinazioni.

Le informazioni relative ai visti devono essere reperite sui siti istituzionali quali nationalvisas.com.au e australia.gov.au. Qui ti forniremo una rapida panoramica. La prima tipologia di visti è il visto turistico che dura tre mesi e può essere rinnovato per altri tre. Con questo visto non si può lavorare. Per poterlo fare i cittadini italiani possono richiedere un visto vacanze lavoro che dura dodici mesi. Lo student visa è utile a chi vuole studiare in Australia e dura la durata del corso di studi che avete intenzione di intraprendere. Questa tipologia di visto ti consentirà di poter lavorare part-time.

Il visto Working Holiday Visa può essere richiesto da coloro che hanno meno di 31 anni e consente di poter lavorare in Australia per dodici mesi alla scadenza dei quali può essere rinnovata per altri dodici. Se si ha già una carriera alle spalle la soluzione migliore è quella dello Standard Business Sponsorship che prevede la sponsorizzazione da parte del proprio datore di lavoro. Quest’ultimo deve depositare una serie di documenti in cui esprime che si assume la responsabilità economica e giuridica della persona sponsorizzata. A seguito di questa tipologia di visto è più facile poter richiedere, in seguito, la Permanent Residency.

Tra le altre tipologie di visto troviamo lo Skilled Visa che può essere richiesto da chi ha un’ottima conoscenza dell’inglese oltre che ad una spiccata qualifica utile sul mercato australiano. Per ottenere questo visto bisogna mettersi in lista ma, una volta ottenuto, consente di poter lavorare permanentemente in Australia e godere di tutti i benefici del caso. Il visto business viene rilasciato a chi vuole iniziare un’attività da imprenditore sul territorio australiano. Per ottenerlo dovrai dimostrare di avere le idee chiare e un fondo alle spalle.

Con un visto temporaneo potrai sicuramente trovare un lavoro nell’hospitality quindi alberghi e ristoranti che sono in grado di assumere personale per brevi periodi di tempo. Tieni bene a mente che, qualunque sia la mansione verso cui sei orientato, è necessario che tu conosca bene l’inglese. Anche i camerieri, infatti, devono possedere una buona conoscenza della lingua se non vogliono perdere il lavoro.

Il mercato del lavoro è particolarmente flessibile e prevede diverse tipologie di contratti. Il primo è quello di tipo full-time che prevede un monte ore di minimo 38 la settimana. Il pagamento a ore oscilla tra i 15 ed i 22 dollari netti all’ora che vengono saldati in contanti e spesso in nero per evitare la forte tassazione. Straordinario, malattia e ferie spesso possono essere pagati. La tipologia di contratto part-time prevede uno o più giorni liberi nel corso della settimana. Nella tipologia di contratto casual, invece, si può lavorare dall’una alle 40 ore la settimana. Il pagamento è orario ma il datore di lavoro può decidere di licenziarti quando meglio crede.

Per orientarsi meglio nella jungla del mercato del lavoro ci si può rivolgere alle agenzie di intermediazione.