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Organi, funzioni, unità organizzative, rapporti

Dopo aver esaminato il processo di specializzazione verticale e il processo di specializzazione orizzontale, che il progressivo sviluppo dell’attività di un’azienda implica, e prima di passare all’analisi delle diverse forme di struttura, chiariamo cosa s’intende quando si parla di organi, di funzioni, di unità organizzative e di rapporti.

Iniziamo cercando di definire in cosa consiste un organo. Un organo può essere formato anche solo da una singola persona. Questo tipo di situazione la troviamo, per esempio, quando si ha l’amministratore delegato o il direttore generale; oppure un organo può consistere in un gruppo di persone. Tale gruppo, che viene detto anche unità organizzativa, funge da centro di decisione o di esecuzione per assolvere una funzione organizzativa, e nell’ambito della funzione organizzativa stessa.

Il secondo concetto è quello di funzione organizzativa, che può essere definita come un’attività o un gruppo di attività le cui caratteristiche sono simili e relazionate tra loro. Ciò che dà luogo a una funzione è costituito da tutti i tipi di lavoro (corrispondenza, manutenzione, magazzinaggio, ecc.), tutte le fasi essenziali dei processi aziendali, e tutti gli aspetti dell’esecuzione e della direzione che implichino un insieme di atti basati sull’esercizio di una tecnica specifica.

Il terzo concetto da analizzare è quello di unità organizzativa. Un’unità organizzativa può essere definita tale quando vengono raggruppate sotto la supervisione di un capo almeno due persone. Tali persone devono svolgere un’attività omogenea. Il capo esercita su di esse un’autorità di tipo gerarchico, ed è responsabile del loro lavoro, mantenendo una certa autonomia nel prendere le decisioni. Quando si combinano più unità organizzative semplici o elementari che portano avanti un’attività omogenea si ha come risultato un’unità organizzativa più grande e che raggiunge un livello più elevato. Alcuni esempi possono essere quelli di più squadre che formano un reparto, o più uffici che costituiscono un servizio, e così via. Il risultato di questa fusione di unità semplici in unità più ampie è una piramide gerarchica. Ogni piramide gerarchica rappresenta un gruppo omogeneo di attività. Una serie di più piramidi di altezza disuguale (per le varie attività di produzione, amministrazione, del personale, ecc.) compone una struttura organizzativa. Quest’ultima ha essa stessa una forma piramidale. In linea di massima, lo svolgimento delle funzioni principali è rappresentato dalle piramidi più alte, mentre quelle più basse rappresentano man mano le funzioni secondarie.

Passiamo all’ultimo concetto da chiarire. I collegamenti e i legami che intercorrono tra i vari elementi di un’organizzazione costituiscono i rapporti. Tali rapporti possono anche essere definiti come il tessuto connettivo che permette il funzionamento e la vita stessa di un’organizzazione. Nell’ambito dell’organizzazione stessa vi sono diversi tipi di rapporti, che possono essere così elencati: rapporti di tipo gerarchico, rapporti consultivi, rapporti di tipo funzionale, rapporti ausiliari, rapporti di collegamento o collaborazione, rapporti laterali.

A breve passeremo a esaminare le diverse forme di struttura, le diverse tipologie d’organizzazione esistenti, analizzando l’applicazione reale del principio di divisione del lavoro e i diversi criteri che si possono applicare per suddividere il lavoro all’interno di un’organizzazione.